Intervista a Ugo Pagano (Forum Disuguaglianze). Il professore di Siena: nel voto hanno vinto le pressioni delle aziende farmaceutiche. A livello globale però l’occidente sta perdendo: «Troppi segreti industriali e pochi stabilimenti: Cina e Russia dominano». Per cambiare il sistema ecco la proposta: «Il Wto imponga a ogni paese un 3% di scienza libera da condividere, solo così i vaccini saranno un bene comune». Ugo Pagano su Il Manifesto
«Sulla sospensione dei brevetti siamo davanti a una assenza di trasparenza totale. L’Europa e il mondo occidentale stanno perdendo la guerra globale dei vaccini perché hanno fondato un sistema basato su scienza e mercati chiusi. Ma noi, come tante organizzazioni nel mondo, continueremo a lottare per cambiare il sistema e rendere la ricerca scientifica un bene comune». Ugo Pagano, professore di politica economica all’università di Siena, si occupa del tema vaccini per il Forum disuguaglianze e diversità fondato da Fabrizio Barca.
Professor Pagano, come spiega il voto al Wto contrario alla proposta di India e Sud Africa di sospendere i brevetti sui vaccini contro il Covid?
Hanno prevalso le pressioni e gli interessi delle case farmaceutiche. Il processo decisionale ad ogni livello è stato opaco. Assieme ad altre 168 associazioni avevamo scritto a Draghi per chiedere la sospensione dei brevetti e non abbiamo avuto risposta. A livello europeo, la posizione da esprimere al Wto spetta al consiglio che delega la commissione. Il rappresentante dell’Unione europea al Wto è uno solo ma ha un pacchetto di 26 voti, diversamente dal Fondo monetario internazionale dove voti sono ponderati rispetto al bilancio. Dunque l’Europa aveva un peso enorme e decisivo. Ma alla fine tutti i voti europei sono andati contro la proposta di India e Sud Africa sebbene un vero e proprio voto non ci sia stato.
Ora la neo presidente africana del Wto Nogzi Okonio Iweala parla di una terza via possibile: «facilitare il trasferimento di tecnologie all’interno del quadro normativo multilaterale». È una soluzione percorribile?
È percorribile ma non è auspicabile. Per spiegarlo bisogna tornare alla fondazione del modello attuale. Al tempo del vaccino antipolio eravamo davanti ad un modello di scienza aperta e mercati aperti: nella ricerca scientifica c’era una…Continua a leggere su Il Manifesto