Il 12 luglio il Parlamento europeo ha approvato il Rapporto sulle lezioni della pandemia di Covid-19 raccomandando a Commissione e Stati Membri la creazione di una infrastruttura pubblica europea per farmaci e vaccini. Per sottolineare questo risultato, frutto anche del lavoro del ForumDD, e ribadire l’importanza di continuare a firmare la petizione a sostegno della proposta, è stata pubblicata la versione aggiornata del documentario lanciato in occasione dell’inizio della campagna “Salute bene comune”
Il 12 luglio 2023 il Parlamento europeo ha compiuto un primo grande passo nella difesa della salute di tutti e di tutte noi: ha approvato il Rapporto sulle lezioni della pandemia di Covid-19 raccomandando a Commissione e Stati Membri la creazione di una infrastruttura pubblica europea per la ricerca e lo sviluppo di farmaci e vaccini. Nonostante il testo non abbia sciolto tutti i nodi relativi alla proprietà intellettuale, il Forum Disuguaglianze e Diversità ha accolto con soddisfazione l’esito della votazione in quanto, esattamente un mese prima, aveva lanciato la campagna “Salute bene comune” a sostegno di questa proposta, scrivendo una lettera a tutti gli europarlamentari italiani per chiedere a ciascuno di impegnarsi per sostenerla.
Anche i cittadini e le cittadine interessati al tema erano stati sollecitati a scrivere ai propri rappresentanti in Europa e a firmare la petizione lanciata dal ForumDD a settembre del 2022 a sostegno della stessa proposta, già firmata da importanti esponenti del mondo scientifico, come il premio Nobel per la Fisica Giorgio Parisi, quello dell’Economia Amartya Sen e quello per la Fisica Barry Barish.
Per sottolineare questo importante risultato, frutto anche del lavoro del ForumDD, e ribadire l’importanza di continuare a firmare la petizione per esercitare una pressione sulla Commissione e gli Stati Membri affinché diano attuazione a ciò che è ora una raccomandazione del Parlamento UE, il Forum Disuguaglianze e Diversità ha pubblicato la versione aggiornata del documentario lanciato in occasione dell’inizio della campagna.
Per il ForumDD, il documentario rappresenta l’ultimo tratto di un lungo percorso. La creazione di un’impresa pubblica europea in grado di controbilanciare i grandi monopoli tecnologici privati in un settore come la salute, è tra le “15 proposte per la giustizia sociale” avanzate nel 2019. La proposta è stata presentata anche il 28 settembre 2022 al Panel for the Future of Science and Technology (STOA) da Massimo Florio, professore dell’Università di Milano e membro dell’assemblea del ForumDD. Florio è anche autore, insieme a Simona Gamba (Università di Milano) e Chiara Pancotti (CSIL), di uno studio indipendente redatto su richiesta del Parlamento europeo proprio nell’ambito dei lavori della Commissione speciale, presentato lo scorso 24 marzo.
Per i nove vaccini analizzati dallo studio si stima che le imprese, prima di avere la certezza di vendere il prodotto, abbiano investito 5 miliardi di euro per la ricerca e lo sviluppo e 11 miliardi per investimenti produttivi per un totale di 16 miliardi. A fronte di questi investimenti, alle imprese sono arrivati 9 miliardi di euro in sovvenzioni a fondo perduto per ricerca e sviluppo, prevalentemente da Stati Uniti, e 21 miliardi in accordi di acquisto anticipato, cioè firmati prima che i vaccini siano stati autorizzati, in misura simile da Stati Uniti e Unione Europea, per un investimento totale del pubblico di 30 miliardi. Ciò significa che la maggior parte del rischio finanziario che ha permesso la realizzazione dei vaccini è stata assunta dal settore pubblico e quindi da tutti e da tutte noi.
Al grosso rischio assunto dagli Stati rispetto a quello delle imprese non ha corrisposto un diritto di comproprietà della conoscenza prodotta. Questo ha significato non permettere a terzi di produrre i vaccini per consentire di agire ovunque e nel più breve tempo possibile per arginare la pandemia e finanziare con soldi dei contribuenti la ricerca e ritrovarci a pagare di nuovo beni e servizi che le grandi società private producono grazie a essa. Per esempio si stima che il costo di produzione per una dose di vaccino Pfizer o Moderna, sia tra gli uno e i due dollari. Vengono però vendute a circa venti dollari l’una, e le due aziende hanno fatto sapere ai loro investitori di voler quintuplicare il prezzo portandolo a cento dollari a dose.
Per evitare che questo accada di nuovo e per fare sì che l’infrastruttura pubblica europea diventi realtà, nei prossimi mesi proseguirà la mobilitazione per diffondere e far firmare la petizione. Il Forum Disuguaglianze e Diversità, in vista delle elezioni europee del prossimo anno, auspica che l’infrastruttura pubblica europea per la salute diventi punto centrale di ogni programma che chiede un’Europa giusta e un’attenzione massima per la salute di cittadine e cittadini europei.