La ricerca rappresenta una parte indispensabile della capacità del ForumDD di elaborare proposte in grado di far avanzare la giustizia sociale e ambientale. In questi anni abbiamo affrontato questioni centrali per superare davvero le disuguaglianze e costruire un futuro più giusto. Tra queste: le cause delle disuguaglianze di ricchezza, l’efficacia dei patti educativi di comunità contro fallimento scolastico e povertà educativa, il lavoro povero, le biforcazioni fra effetti positivi e negativi della transizione digitale, le sfide sociali delle crisi pandemica e climatica, le disuguaglianze di genere, le esperienze italiane di mutualismo, le potenzialità e i limiti della cooperazione sociale. Questo lavoro ci ha permesso di mettere insieme un’interpretazione solida dei fenomeni in atto, raccogliendo saperi e pratiche dei tanti che nel nostro paese si battono contro le disuguaglianze, e di formulare proposte concrete di politiche pubbliche e azioni collettive per accrescere giustizia sociale e ambientale. Infatti, il ForumDD può contare sulla capacità di ricerca di molti dei suoi membri e partner di progetto e, al tempo stesso, è diventato un luogo in cui molti ricercatori e molte ricercatrici, anche esterni/e, desiderano confrontare i propri risultati e influenzare le proposte di policy, per raggiungere pezzi di società più ampi di quelli individualmente raggiungibili. Ancora, il ForumDD offre l’opportunità, abbastanza unica, di fare interagire la ricerca accademica con i saperi e l’esperienza delle organizzazioni di cittadinanza attiva che lo compongono.
Il primo impegno di ricerca del Forum ha riguardato le disuguaglianze di ricchezza e le proposte per ridurle, raccolte prima nel Rapporto “15 Proposte per la giustizia sociale”, e poi nel volume “Un futuro più giusto”, edito da Il Mulino.
Si è quindi aggiunta la ricerca sulla povertà educativa che ha condotto alla pubblicazione del Rapporto “Patti Educativi Territoriali e percorsi abilitanti. Un’indagine esplorativa”.
Il lavoro di messa a terra delle proposte sulla ricchezza si è avvalso quindi di nuove attività di ricerca che proseguono con particolare riferimento a una ricognizione generale sulle disuguaglianze di ricchezza (con una mappatura anche dei divari territoriali, generazionali e di genere), e ad alcuni nuovi temi relativi alla riforma dell’imposta di successione e al disegno di un potenziale progetto pilota in materia di erogazione dell’eredità universale. Quest’ultimo prevede di coinvolgere studenti e studentesse di istituti secondari con una metodologia mista (strumenti quantitativi su larga scala e strumenti più qualitativi che consentano di andare più in fondo nell’analisi delle opinioni e preferenze) per fotografare le opinioni di ragazzi e ragazze direttamente coinvolti nella misura di eredità universale.
Sul tema della ricchezza comune, direttamente connesso al focus ricchezza del primo biennio di lavoro del ForumDD, ci si è concentrati attraverso il progetto di ricerca-azione “Ridiamo ossigeno ai quartieri“, che ha coinvolto tre territori a Napoli, Padova e Roma, e che ha prodotto un dossier finale.
Rispetto alle disuguaglianze di ricchezza è possibile trovare alcuni dati qui, qui e qui.
E’ stata impostata nel 2021, è proseguita nel corso del 2022 ed è stata presentata il 17 ottobre 2022, la ricerca-azione sul mutualismo “La pienezza del vuoto” che si è proposta un duplice obiettivo: rafforzare la consapevolezza, la qualità e la robustezza delle esperienze di mutualismo in corso, che fanno parte della Rete dei Numeri Pari, e diffondere le pratiche come strumento di coesione sociale e territoriale in altre aree. Qui è possibile scaricare il Rapporto di ricerca.
Nell’Assemblea del ForumDD del 19 Ottobre 2021 sono state decise nuove linee di ricerca:
- Verso la conversione ecologica, con particolare attenzione allo sviluppo di un fisco per l’ambiente, all’unione di buon lavoro e lotta ai cambiamenti climatici, alle politiche contro le povertà energetiche. Sulla crisi energetica in particolare sono state messe in cantiere tre iniziative:
- due seminari a inviti che hanno consentito l’approfondimento di alcuni nodi del fenomeno e soprattutto il rapporto tra misure di breve e di medio periodo;
- il progetto “Energia per tutti”, in due città, Modena e Cagliari, con Caritas e Legambiente, e la collaborazione della Fondazione Di Vittorio, che mira a rispondere alla multifattorialità della povertà energetica attraverso una ricerca-azione che si propone di identificare, nei territori target, i poveri e i vulnerabili energetici, di definirne le condizioni e i bisogni per poi formarli e informarli sulle opportunità e modalità per contrastare la povertà energetica e per coinvolgerli in un percorso di accompagnamento fatto di soluzioni costruite ad hoc sulle loro esigenze specifiche. Obiettivo principale del progetto è la costituzione dei Nodi di Accompagnamento Territoriali, presidi territoriali che svolgano il doppio ruolo di sportello informativo e insieme di animatori/facilitatori del quartiere per sostenere le famiglie più fragili nell’avvicinarsi alle operazioni da mettere in campo per rispondere alla povertà energetica e all’aumento dei costi dell’ultimo periodo. Il progetto si propone inoltre di favorire e accrescere il dialogo – non solo nei territori target del progetto ma su tutto il territorio nazionale – tra cittadini, amministrazioni locali, attori privati e del privato sociale finalizzato a produrre idee di policy e azioni di contrasto alla povertà energetica ispirate a criteri di giustizia sociale e ambientale;
- il progetto WEL – Welfare Energetico Locale, una ricerca-azione che ha l’obiettivo di valutare le diverse cause della povertà energetica e promuovere politiche locali e nazionali di welfare che tengano conto del legame tra giustizia sociale e giustizia ambientale. Il progetto, promosso e coordinato dalla Fondazione Basso e dal Forum Disuguaglianze e Diversità, è stato messo a punto e si svolge in collaborazione con cinque organizzazioni locali: Ecolo’ a Sesto Fiorentino e a Firenze, Adesso Trieste a Trieste, AmbientalMente a Lecco, Progetto Concittadino a Varese, Coalizione Civica per Bologna a Bologna, tutte associazioni che hanno prodotto una lista ecologista e civica, oggi presente in Consiglio comunale, in grado di progettare percorsi e di attivare alleanze e relazioni per sviluppare la ricerca-azione con l’obiettivo di mettere in campo proposte di welfare energetico.
- Quale welfare? Alla ricerca di un welfare universale, partecipato e attento alla cura, con tre linee condivise: come garantire il reddito; per un welfare territoriale e dei servizi attento alla giustizia sociale e ambientale; la cura come responsabilità collettiva. All’interno della prima linea è in fase avanzata di progettazione un progetto dal titolo “Assicurare redditi da lavoro decenti”. Gli articoli 36 e 38 della Costituzione prefigurano un mondo in cui chi lavora è in grado di ottenere un reddito decente e, qualora infortunio, malattia, invalidità, vecchiaia e disoccupazione involontaria impediscano di lavorare, la previdenza assicura mezzi adeguati a vivere. Oggi siamo in una situazione molto diversa. Molti lavoratori sono poveri o comunque non sono in grado di guadagnare un reddito decente. Inoltre, qualora esposti a rischi che impediscono di lavorare, non hanno alcuna garanzia di avere mezzi adeguati a vivere. Assicurare un reddito decente a chi lavora richiede molti interventi, in primis, la statuizione di un salario minimo e l’introduzione di forme di governance d’impresa che aumentino il potere del lavoro di cui il ForumDD si è occupato e si occupa. Ma non basta agire su questi fronti. Occorre agire anche sul piano della distribuzione del reddito tra chi più e chi meno riceve sul mercato. Una prima parte della ricerca ha portato all’elaborazione del Report “I lavoratori e le lavoratrici a rischio di bassi salari in Italia” che mette in luce le principali evidenze empiriche sull’entità e sulle caratteristiche del lavoro a basso reddito e precario sia delle tante iniquità nelle forme frammentate e carenti di sostegno al reddito oggi presenti nel nostro paese, la ricerca si focalizza su possibili linee di riforma. I prossimi passi saranno dedicati ad un’analisi comparata delle proposte in discussione in altri paesi europei.
- La varietà dei capitalismi e la natura del crony capitalism con particolare attenzione alla situazione italiana
Il sito viene aggiornato con i materiali generati dall’elaborazione dei gruppi di lavoro.