Durante il primo biennio di attività il ForumDD si è concentrato sulla disuguaglianza di ricchezza e nell’elaborare le “15 proposte per la giustizia sociale” è emersa, come ci aspettavamo, la sua profonda connessione con la disuguaglianza in istruzione. Per questo abbiamo deciso di mettere al centro dell’attenzione uno dei suoi aspetti più gravi, la povertà educativa per rilanciare un’agenda italiana contro l’esclusione del sapere.
Il ForumDD ha dunque avviato nel gennaio 2020 un progetto per il contrasto alla povertà educativa, strutturato su due fasi: una di studio e analisi e una di ricerca-azione. Con la prima fase il gruppo di lavoro del ForumDD (composto da 12 membri interni e 2 esterni) ha avviato un percorso seminariale che, grazie al contributo di ricercatori e membri di organizzazioni di cittadinanza attiva esterni al ForumDD, ha analizzato i diversi aspetti legati alla povertà educativa: i dati disponibili per la misurazione e il monitoraggio del fenomeno; le sue determinanti; e le esperienze di contenimento e contrasto già presenti in alcuni territori.
Da questo percorso si è sviluppato il Rapporto “Patti Educativi Territoriali e percorsi abilitanti. Un’indagine esplorativa”, realizzato con il contributo di Fondazione Cariplo e Fondazione Paolo Bulgari, presentato il 1° dicembre 2021. Partendo da esperienze territoriali, il Rapporto esplora la natura, le finalità e i cambiamenti generati da Patti educativi e dalle Alleanze educative che si differenziano per il livello di formalità e la prospettiva temporale dell’intervento, ma sono accomunati dalla collaborazione tra enti locali, scuole e altri soggetti della “comunità educante” con il fine di contrastare le disuguaglianze educative attraverso l’intervento sui diversi fattori che le determinano, soggettivi e di contesto, dentro e fuori la scuola.
I Patti e le Alleanze educative selezionate sono eterogenei, per soggetti coinvolti, tipo di intervento, finanziamenti, obiettivi, livello di formalità, contesto di riferimento, ecc. Per questo, il percorso di ricerca ha privilegiato un taglio esplorativo, di indagine/inchiesta, per documentare e approfondire tale varietà, con l’obiettivo di arrivare a definire cosa sono/possono essere i Patti Educativi Territoriali e le Alleanze Educative evitando prescrizioni o generalizzazioni. Utilizzando un approccio induttivo, si sono esplorate tre principali dimensioni: a) anatomia e progettualità; 2) sostenibilità e attuazione; 3) cambiamenti generati.
I Patti e le Alleanze educative, oltre a portare innovazione, diventare laboratori in cui sviluppare una nuova cultura valutativa, dar voce ai beneficiari e produrre presìdi territoriali stabili in cui le comunità locali possono trovare riconoscimento e consolidamento, possono essere sperimentazioni territoriali che producono conoscenza e apprendimenti istituzionali, per la definizione di più appropriate e integrate politiche ordinarie.
E’ per questo che il Forum Disuguaglianze e Diversità, insieme ad autorevoli esperti, in occasione della presentazione del Rapporto, ha proposto al Ministro Bianchi, attraverso una lettera aperta che ha raccolto diverse sottoscrizioni, di investire le risorse del PNRR dedicate ai divari educativi partendo da 100 aree fragili del Paese e dalle comunità educanti che si sono sviluppate intorno alle scuole: definirle; costruire linee di indirizzo e orientamento che, pur con la necessaria flessibilità, definiscano le finalità e le cornici su cui declinare metodi e operatività delle sperimentazioni locali; creare e consolidare i Patti educativi territoriali e di comunità con una regia pubblica e locale; strutturare un sistema robusto di valutazione quantitativa e qualitativa dell’impatto e dei risultati raggiunti. Sembra andare in questa direzione la decisione del Ministero dell’Istruzione che, l’11 marzo, ha istituito il Gruppo di lavoro per il contrasto della dispersione scolastica e la riduzione dei divari territoriali: un primo importante passo che sembra andare nella direzione della proposta avanzata dal Forum Disuguaglianze e Diversità di creare linee guida nazionali per utilizzare i fondi del PNRR a partire dalle comunità educanti già presenti sul territorio. Andrea Morniroli, co-coordinatore del ForumDD è stato nominato membro del Gruppo di lavoro.