Sette proposte avanzate dal Forum Disuguaglianze e Diversità nel libro Quale Europa (Donzelli) sono state sottoposte alle persone candidate alle elezioni europee in Italia selezionate da una rete paneuropea di organizzazioni democratiche della società civile con la campagna EU Future100, coordinata dalla tedesca Brand New Bundestag e di cui il nodo italiano è Ti Candido
Sette proposte avanzate dal Forum Disuguaglianze e Diversità nel libro “Quale Europa” (Donzelli) sono state sottoposte alle persone candidate alle elezioni europee in Italia selezionate da una rete paneuropea di organizzazioni democratiche della società civile con la campagna EU Future100, coordinata dalla tedesca Brand New Bundestag e di cui il nodo italiano è Ti Candido (qui per maggiori informazioni). In totale, sono 100 i candidati e le candidate selezionati in 10 Paesi europei sulla base di puntuali informazioni sulla loro storia e sugli impegni assunti.
Ognuna delle 15 persone italiane selezionate ha reso noto, punto per punto, quali tra le nostre proposte si impegna a sostenere. Qui per leggere tutte le risposte.
Ecco di seguito il testo delle proposte:
1) Creare una infrastruttura pubblica a scala europea per ricerca, produzione, distribuzione di farmaci, vaccini e altri beni e di servizi biomedici basati sulla conoscenza (come raccomandata nel Rapporto sulle lezioni della pandemia di Covid-19 approvato dal PE).
2) Rivedere i Regolamenti in tema di tecnologia digitale per favorire fra l’altro l’iniziativa dei soggetti collettivi no profit che intermedino tra l’individuo e le piattaforme e per contrastare la proliferazione incontrollata dei diritti di proprietà intellettuale.
3) Dare effettiva attuazione al Pilastro europeo dei diritti sociali, in particolare rafforzando lo spazio per politiche dirette dell’Unione e creando “embrioni” di welfare europeo.
4) Superare i gravi limiti delle politiche definite nel nuovo Patto Migranti che consolida la pratica dell’”esternalizzazione delle frontiere”, e garantire i diritti dei migranti e la coerenza tra le politiche migratorie, le pratiche di rimpatrio e la spesa per la cooperazione internazionale, anche potenziando i processi di adattamento alla transizione climatica.
5) Integrare in ogni politica europea attenzione e contrasto di ogni discriminazione di genere e realizzare strategie di capacitazione delle singole persone come la formazione sugli stereotipi impliciti e la certificazione di competenze di genere.
6) Accelerare la crescita delle risorse proprie nel finanziamento del bilancio e avviare un processo di revisione dei Trattati che dia maggiore ruolo al PE, renda ordinaria la raccolta finanziaria dell’UE sui mercati finanziari, restringa assai l’ambito di applicazione del principio di unanimità in Consiglio Europeo.
7) Ridare forza al mandato della coesione attraverso il metodo di politica pubblica “sensibile alle persone nei luoghi” che combina verificabili missioni strategiche, forte discrezionalità e partecipazione pubblica nell’attuazione e processi di apprendimento continui attraverso monitoraggio e valutazione.