Antonio Tamburrino, referente dell’Area interna Basso Sangro Trigno, ha presentato la strategia in atto nel suo territorio, all’evento “A misura dei luoghi e delle persone” che si è tenuto a Roma lo scorso 30 ottobre.
L’Area interna del Basso Sangro Trigno è una delle 72 aree selezionate nell’ambito della Strategia Nazionale per le aree interne, politica pubblica entrata in operatività dal 2014 coordinata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri (Dipartimento Politiche di Coesione) in collaborazione con i Ministeri responsabili sul fronte dei fondi comunitari destinati ai servizi essenziali, d’intesa con le Regioni.
Come tutte le aree interne, il Basso Sangro Trigno vive un fenomeno di spopolamento (nel periodo 2001/2011 -13,7%) e di progressiva crescita della popolazione anziana (32%) con conseguente aumento della vulnerabilità delle persone. Nell’area sono alti i ricoveri impropri con costi elevati e carente il coordinamento tra operatori socio-sanitari e socio-assistenziali che determina frammentazione e disservizi. Sul fronte dell’istruzione oltre a numeri bassi di studenti per classe, i risultati INVALSI registrati nell’area mostrano i livelli di apprendimento più bassi della media nazionale. Non va meglio sul fronte della mobilità e dello sviluppo locale. Alcuni addetti dei bacini occupazionali continuano a essere obbligati ad utilizzare mezzi privati per raggiungere le aziende non servite da linee di lunga percorrenza. Le imprese agricole presentano problemi di senilizzazione, scarso ricorso alla multifunzionalità e alle “filiere corte”. I prodotti turistici “natura-vacanza attiva”, “cultura” e “enogastronomia” sono poco integrati e le piccole e piccolissime imprese esistenti sono poco strutturate e, soprattutto nel turismo, poco organizzate rispetto alle esigenze della domanda. A partire da questo contesto la Strategia di Area si articola su due assi principali che ne identificano il punto di partenza e la direzione: migliorare i servizi di salute e istruzione, con particolare attenzione alle competenze degli allievi e l’adozione di approcci didattici innovativi, e la mobilità per studenti e anziani e il collegamento con le zone industriali limitrofe all’area strategica che garantiscono un’occupazione importante per i residenti dell’area Basso Sangro Trigno; valorizzare i giacimenti ambientali e culturali per incrementare e migliorare l’accoglienza turistica attraverso la nascita e il consolidamento delle micro, piccole e medie imprese artigianali, della ricettività e dei servizi turistici con ricadute positive sull’occupazione. Il totale dei contributi previsti nell’Accordo di Programma Quadro è di oltre 11 milioni di euro e tutti gli interventi già individuati in APQ sono avviati e in alcuni casi già conclusi. La strategia sta permettendo di realizzare l’integrazione reale tra sociale e sanitario che consente di “territorializzare i servizi sanitari” nell’ottica di ridurre i ricoveri impropri; di ottimizzare e migliorare il trasporto degli studenti verso le scuole e dell’utenza meno autonoma verso le sedi di erogazione di servizi; superare le divisioni e accorpare i plessi scolastici dismettendo quelli non utilizzati e al tempo stesso ponendo maggiore attenzione agli esiti formativi degli alunni e alla digitalizzazione delle scuole, destinando risorse specifiche per progetti di sviluppo e avviando una costante partecipazione delle persone nella programmazione per il per il miglioramento dei servizi.