Giulia Massolino è stata tra i candidati selezionati dalla campagna Facciamo Eleggere lo scorso anno, e ci racconta questi primi mesi da consigliera comunale a Trieste. Ai candidati di quest’anno dice “Divertitevi tanto e fate gruppo”
Lo scorso anno è stata la candidata più votata a Trieste. Alle spalle ha laurea in ingegneria civile e un dottorato in scienze dell’ingegneria energetica e ambientale, lavora come comunicatrice scientifica, è da sempre impegnata nell’associazionismo e nel volontariato, ed è tra i fondatori di Adesso Trieste, la lista con cui l’anno scorso ha corso alle elezioni e che oggi rappresenta in consiglio comunale. Abbiamo fatto quattro chiacchiere con Giulia Massolino a meno di un mese da queste nuove elezioni amministrative che coinvolgeranno quasi 9 milioni di italiani e italiane, in vista delle quali ForumDD e Ti Candido hanno selezionato candidati e candidate impegnati per la giustizia sociale e ambientale in vari luoghi d’Italia chiamati al voto, candidati per cui è attiva una raccolta fondi.
Ma come sono stati questi primi mesi da consigliera comunale? Lo chiediamo a Giulia che ci racconta la situazione a Trieste. “La primissima mozione che ho presentato e che è stata incredibilmente fatta propria dalla giunta, essendo noi all’opposizione, riguarda l’articolo 6 del DDL concorrenza che mette a serio rischio la centralità dei territori e la gestione dei beni comuni urbani. Riteniamo che il ruolo del pubblico sia fondamentale per gestire questi che sono di fatto monopoli naturali in modo realmente universale e fuori dalle logiche del profitto. Una parte della mozione riguardava i Consigli del lavoro che è un tema molto caro anche al Forum, purtroppo questa parte è stata emendata ma torneremo sul tema. L’altra grossa battaglia che stiamo portando avanti è quella contro la costruzione di un’inutile e impattante ovovia, nella città della bora, che ha ottenuto il finanziamento del PNRR. Prevede di distruggere un bosco protetto e verrebbe realizzata letteralmente sulla testa della cittadinanza. Ci stiamo battendo su questo. Il referendum che abbiamo lanciato, il primo della città, è stato bocciato ma vogliamo far sentire la nostra voce anche a Roma, perché non è possibile che i soldi del PNRR vengano usati per opere calate sula testa dei cittadini, arrecando un grave danno all’ambiente e andando a pesare come deficit economico sulle spalle delle generazioni a venire”.
In chiusura di intervista, non può mancare un pensiero ai candidati selezionati dalla campagna Facciamo Eleggere di quest’anno. Qualche consiglio da una che ci è passata? “Ai candidati dico divertitevi tanto, fate gruppo, perché gli eletti avranno bisogno di tanto incoraggiamento. Le frustrazioni ci sono, ma le emozioni sono tante e ne vale la pena”.