Il Rapporto “The Great Shift”, predisposto da una Commissione della Progressive Society promossa dal Gruppo Socialisti e Democratici (S&D) del Parlamento Europeo, avanza 10 proposte politiche di rottura, articolate in oltre 200 raccomandazioni politiche e azioni concrete per trasformare le nostre società in comunità sostenibili, eque e giuste. Lo spirito, la radicalità, molte proposte sono in forte sintonia con la visione e le proposte del ForumDD (presente con tre suoi membri nella Commissione).
Non basta tornare alla normalità di prima della pandemia che ha generato le disuguaglianze che con il Covid sono diventate più profonde ed evidenti. Servono proposte concrete per realizzare un futuro di giustizia sociale e ambientale. E’ quanto abbiamo messo nero su bianco come ForumDD già nel maggio 2020. A seguito di un’Assemblea largamente partecipata, avevamo anticipato il profilarsi di tre scenari post-pandemici: “normalità e progresso”, “sicurezza ed identità” o la possibilità di un futuro di giustizia ambientale e sociale.
Animati dalla stessa idea di un cambiamento radicale rispetto alla normalità pre-pandemia, 22 esperti (fra cui 3 del ForumDD) e una squadra di giovani esperte ed esperti hanno dato vita al Rapporto “The Great Shift”, presentato questa mattina. Il Rapporto è stato curato dalla Progressive Society del Gruppo Socialisti e Democratici (S&D), e si articola in dieci proposte politiche di rottura, articolate in oltre 200 raccomandazioni politiche e azioni concrete per trasformare le società odierne in comunità sostenibili, eque e giuste. Si tratta di proposte che confluiranno nel manifesto elettorale dei Socialisti e Democratici europei per le elezioni del 2024, nonché nel lavoro legislativo in corso del Gruppo S&D al Parlamento europeo.
A differenza di tanta parte dei documenti post pandemia del nostro paese, il Rapporto non ricalca lo scenario di “normalità e progresso”, e non prefigura il ritorno ad un’economia che mette al centro l’arricchimento patrimoniale di pochi, la concentrazione di potere e di ricchezza, la sistematica rimozione di alcuni gruppi sociali considerati marginali.
Come ricorda Roberto Schiattarella con la pandemia “sono cambiati in primo luogo i valori sia come effetto di un attrito crescente tra i valori del mercato e quelli della democrazia, sia, e soprattutto perché la crisi ha fatto emergere due valori come prioritari, la tutela della vita e dell’ambiente”.
Di fronte alla situazione generata dal Covid-19, il Rapporto evidenzia il carattere profondamente radicato delle disuguaglianze che come anche noi crediamo, sono sì economiche, di ricchezza e di reddito, ma anche sociali, e di riconoscimento e impattano diverse dimensioni influenzando negativamente la qualità della vita della persone. Per questo motivo, è lo spirito del Rapporto combattere le disuguaglianze mettendo in campo politiche che modificano i modi di formazione della ricchezza: democrazia economica, accesso alla conoscenza, ribaltamento delle subalternità di classe, genere e origine etnica e della nostra relazione con l’ecosistema, pari riconoscimento, costruzione di ricchezza comune. Non è vero che non c’è alternativa: si può scegliere di combattere le disuguaglianze. Sono le premesse delle nostre 15 proposte.
Il Rapporto “The Great Shift” evidenzia tutto questo e si propone di “riarticolare i rapporti di potere tra stato, mercato e società civile”, con politiche attente ai luoghi, connettendo la giustizia sociale e ambientale, regolamentando maggiormente l’economia digitale per arginare lo strapotere delle big corporation. Viene sottolineato il ruolo, evidenziato ancor più dal Covid, di donne, migranti e giovani, spesso non ritenuti soggetti centrali nel modello economico pre-pandemia. Ma si può e si deve cambiare, ricostruendo un “noi” attento alle diversità fra soggetti, e un mondo in cui sia centrale l’equità di genere.
Ne derivano proposte concrete e robuste che mirano ad unificare l’azione di tutti i progressisti radicali d’Europa. Proposte che mirano a individuare “A European framework for data altruism”, ovvero a definire delle regole per fare in modo che l’intelligenza artificiale sia limitata da standard etici o a rendere l’utilizzo dell’AI trasparente e a dare maggiore potere ai cittadini. Una forte spinta ad adottare salari minimi adeguati. La previsione di una “EU housing guarantee”. Molteplici proposte volte a dare corpo ad una partecipazione strategica di lavoratori e lavoratrici al governo delle imprese. Queste e altre idee danno forza a simili proposte che come ForumDD stiamo avanzando e ci fanno sentire parte di un risveglio culturale e politico che inizia a percorrere l’Europa.
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