Il ForumDD, l’ASviS e Cristiano Gori hanno lavorato insieme dal 30 marzo 2020 per assicurare una protezione sociale equa, dignitosa e di facile accesso alla parte più vulnerabile della popolazione, proponendo il Reddito di Emergenza che ha interessato nel 2020 425 mila famiglie contribuendo a frenare la povertà assoluta e l’intensità della povertà che in assenza di sussidi sarebbe stata di ben 10 punti percentuali più elevata
Di recente, il Rapporto ISTAT, nel capitolo “Le diverse forme della disuguaglianza, ha ricordato che “Il ruolo svolto dalle misure messe in campo a sostegno delle famiglie in difficoltà non è irrilevante e ha avuto un impatto non trascurabile anche sulla condizione di povertà assoluta delle famiglie e delle persone residenti nel nostro Paese. Nel 2020, in particolare, la capacità di acquisto delle famiglie è stata sostenuta da massicci interventi di redistribuzione e di sostegno all’economia, che, nell’insieme dell’anno, hanno ridotto di circa due terzi la caduta del reddito primario, limitando fortemente la contrazione dei redditi disponibili delle famiglie. Tra le misure dirette a sostegno del potere d’acquisto delle famiglie è stato introdotto il Reddito di Emergenza (REM, per poco più di 800 milioni di euro nel 2020), per sostenere i nuclei familiari più colpiti dagli effetti economici della pandemia che non avevano avuto accesso ad altre forme di supporto”.
Il Reddito di Emergenza è una misura proposta da Cristiano Gori, docente di politica sociale all’Università di Trento, il Forum Disuguaglianze e Diversità e l’ASviS già a partire dal 30 marzo 2020, per costruire subito una diga contro l’impoverimento, raggiungendo tutta la popolazione più vulnerabile e in condizione di necessità che rimaneva fuori dalle misure previste dai primi decreti governativi all’indomani del primo lockdown, assicurando una protezione sociale equa, dignitosa e di facile accesso. Il Governo allora in carica, dopo una lunga campagna di pressione, lo ha in parte adottato, aggiungendolo al già esistente Reddito di Cittadinanza (RdC).
Sempre nel Rapporto ISTAT leggiamo che “nel 2020 le famiglie che hanno percepito almeno una mensilità di RdC sono state circa 1 milione 600 mila (3 milioni 700 mila le persone coinvolte), con un importo medio mensile di circa 530 euro. Il REM ha invece interessato 425 mila famiglie, che hanno percepito mediamente 550 euro al mese. Le misure di sostegno economico erogate nel 2020 hanno permesso a 1 milione di individui (in circa 500 mila famiglie) di non trovarsi in condizione di povertà assoluta; tali individui, in assenza di sussidi, avrebbero infatti avuto una spesa per consumi inferiore alla propria soglia di povertà. A ciò si aggiunga l’effetto sull’intensità della povertà che, in assenza di sussidi, sarebbe stata di ben 10 punti percentuali più elevata, raggiungendo il 28,8 per cento (a fronte del 18,7 osservato). Tale effetto è dovuto al vantaggio delle famiglie che, a seguito del sussidio, sono rimaste in povertà assoluta ma hanno decisamente abbattuto la loro intensità di povertà”.