Viola Mugheddu è diventata mediatrice grazie al progetto “Invece di giudicare”, al quale il suo liceo ha aderito. Il ForumDD ha raccolto la sua testimonianza in occasione dell’evento “Il protagonismo delle nuove generazioni per lo sviluppo delle comunità. Quali politiche?” organizzato da Legacoop Sardegna nell’ambito del Festival dello Sviluppo Sostenibile di ASviS.
Abbiamo incontrato Viola Mugheddu lo scorso 20 maggio all’evento “Il protagonismo delle nuove generazioni per lo sviluppo delle comunità. Quali politiche?” organizzato da Legacoop Sardegna, con il sostegno dell’associazione culturale Dromos e in collaborazione con CRU Unipol e la Regione Sardegna – Strategia regionale per lo sviluppo sostenibile, nell’ambito del Festival dello Sviluppo Sostenibile di ASviS.
Viola, studentessa del liceo classico Motzo nel comune di Quartu Sant’Elena, provincia di Cagliari in Sardegna, presenta con un breve video “Invece di giudicare”, progetto divulgativo nazionale per la diffusione della cultura della mediazione, patrocinato dalla Commissione Europea, alla quale il suo liceo ha aderito.
La mediazione tra pari è uno strumento che permette di gestire positivamente un conflitto tramite il lavoro e la volontà delle parti. Una tecnica di composizione delle controversie, ma anche un processo educativo finalizzato ad aiutare gli studenti a comprendere e a gestire le dinamiche del conflitto, a favorire la realizzazione di una cultura del dialogo e della non violenza, a sensibilizzare ed educare al tema della differenza e a formare la figura del “ragazzo o ragazza mediatore”.
Partecipare al progetto “Invece di giudicare” permette agli studenti di migliorare la capacità di comunicare in modo efficace, aumentare la disponibilità a cambiare le proprie opinioni o accettare quelle altrui senza rinunciare alle proprie, sviluppare una maggiore conoscenza di sé, esprimere al meglio le proprie emozioni e sviluppare competenze pro-sociali.
Il progetto è iniziato nel 2021 ed è promosso dall’associazione Risorsa Cittadino, ente accreditato alla formazione dei mediatori civili e commerciali fondato il 4 marzo 2002. I ragazzi e le ragazze che hanno aderito, dopo una prima fase di sensibilizzazione, hanno partecipato anche alla formazione dei mediatori tra pari. E’ stato anche realizzato un momento formativo rivolto alla comunità educante.
Per Viola, che insieme ad altri studenti del suo istituto fa parte degli oltre 640 mediatori tra pari presenti in Italia, “il conflitto non è qualcosa di negativo, ma si può trasformare in un’esperienza che ti arricchisce e ti fa conoscere meglio te stesso e l’altro”. Un processo da valorizzare che gli studenti del Motzo, ha concluso Viola, vorrebbero portare “ai piani più alti attraverso una delegazione di studenti e proporlo alla Commissione europea o al Presidente della Repubblica”.