Formazione

Nell’Assemblea dell’Ottobre 2020 il ForumDD ha deciso di esplorare la possibilità di “rendere sistematica la propria funzione formativa”. Una scelta motivata dalla convergenza di tre osservazioni.

 

La prima è che il cambiamento verso un “futuro più giusto” è reso più debole, non solo dalla forza di chi lo avversa, ma anche dall’impreparazione degli e delle “agenti del cambiamento” e dalla prevalenza di un senso comune segnato dal radicato convincimento che non vi siano alternative all’attuale stato delle cose.

 

La seconda riguarda la forte domanda di formazione che il Forum ha incontrato nell’ultimo biennio del suo percorso: domanda che proviene da numerosi agenti di cambiamento attivi nel sociale, nel privato e nel pubblico: in presenza di una forte distanza fra la loro cultura e quella prevalente delle classi dirigenti, essi ricercano strumenti – formazione, condivisione di saperi, confronto, accompagnamento – in grado di riconnettere pensiero e pratiche, visione e concretezza quotidiana, analisi e proposte.

 

A tale domanda il ForumDD – questa è la terza osservazione – è in grado di dare una risposta convincente e in tempi ragionevoli: ha infatti operato in questi anni per costruire connessioni e per accrescere capacità proponendo un paradigma di cambiamento verso la giustizia sociale e ambientale, aperto al confronto, rigoroso nelle analisi, concreto nelle proposte.

 

Da qui l’intuizione di rendere sistematica la funzione formativa del ForumDD, dando vita ad una vera e propria “Scuola per la giustizia sociale e ambientale”. Partiamo da una solida base di contenuti: un impianto concettuale e di policy rivolto alla giustizia sociale e ambientale che è fatto di “visione, diagnosi, metodo e proposte”, frutto dell’incontro di conoscenze diverse e matrice di nuovi incontri e di arricchimento con nuove conoscenze, poroso nei confronti di punti di vista differenti. Stanno qui la nostra forza e originalità e la possibilità di influenzare convincimenti e scelte, rivolgendosi all’immaginazione, ai sentimenti e alla ragione delle persone.

 

Gli strumenti con cui abbiamo finora esercitato questo ruolo sono molteplici: advocacy, aggregazioni di scopo nazionali e locali, comunicazione (Wikiforum, moduli dedicati a parole, articoli, attività sui social media, seminari, webinar), un’originale maratona online di 16 giorni e anche attività formativa su temi specifici (organizzata da noi o partecipando a iniziative di altri). In tutti questi strumenti è contenuta una componente “formativa” che ha per oggetto i contenuti del ForumDD. Ora la sfida sta nel trasformare questa componente in una vera e propria strategia di formazione per un’alternativa di giustizia sociale e ambientale.

 

A partire da questa premessa, abbiamo avviato un articolato processo di riflessione interno, che, a partire dalla primavera 2022, si è andato concretizzando in precise ipotesi strategiche.

 

Due gli obiettivi individuati: capacitare le e gli agenti del cambiamento, accrescendo la loro capacità di svolgere questa funzione, sul piano dei fondamenti concettuali, delle missioni strategiche primarie e del “come realizzare il cambiamento”; contribuire a cambiare il senso comune, individuando e impiegando dispositivi e approcci basati, oltre che sul ragionamento, su intuizioni ed emozioni e attivando o liberando sentimenti morali favorevoli alla giustizia sociale e ambientale.

 

Per conseguire questi obiettivi si prevede di promuovere e attivare in modo congiunto due strumenti strategici.

 

Il primo strumento è un sistema formativo coeso e articolato in tre “gambe”: una piattaforma di e-learning su 100+ parole chiave della giustizia sociale e ambientale; una serie di moduli formativi in presenza su 6 assi tematici e 2 metodologici rappresentativi dell’impianto concettuale del Forum; azioni di accompagnamento sul campo.

 

Il secondo strumento è un laboratorio per esplorare e sperimentare dispositivi e metodi di cambiamento del senso comune, con primaria attenzione al ruolo dell’arte e per sperimentare, su questi temi, progetti pilota locali e nazionali.

 

La verifica di questi obiettivi e strumenti, dei contenuti, dei modi formativi e organizzativi e la possibile traduzione di una Strategia in un Piano operativo sono stati oggetto di analisi, indagine e di quattro momenti seminariali che si sono svolti fra giugno e settembre 2022*. Nell’Assemblea di dicembre 2022 il Piano strategico che ha dato il via alla Scuola è stato accolto con calore, discusso e ulteriormente precisato. La Scuola si aggiunge e integra le attività di Ricerca, Proposta, Advocacy nazionale e Accompagnamento sul campo, che sono ambiti centrali e costitutivi del ForumDD, oltre che alimento insostituibile della Scuola stessa, rafforzando l’azione politica di medio e lungo termine del ForumDD. Il 2023 sarà l’anno della sperimentazione e di un avviamento graduale, con l’obiettivo di portare la Scuola a regime per la metà del 2024.

 

*Le attività seminariali sono state realizzate con il sostegno di

Fondazione Compagnia di SanPaolo

Si è concluso il primo appuntamento dell’edizione zero della Scuola per la giustizia sociale ambientale del Forum Disuguaglianze e Diversità, che si è tenuto ai Giardini Luzzati di Genova e ha visto il lancio della piattaforma Nuovi Equilibri e la partecipazione di oltre cento persone provenienti da tutta Italia ai due momenti formativi proposti: il seminario “Arti, senso comune e giustizia sociale” e il modulo formativo tematico “Una transizione ecologica giusta: il welfare energetico locale”

Forum Disuguaglianze e Diversità
Zone Attive di Cittadinanza a Ivrea

L’accompagnamento sul campo come processo che può aiutare ad individuare partner e alleati, ad ampliare la propria comunità di riferimento, e a supportare le realtà nella definizione dei loro obiettivi rafforzando così il loro ruolo di agenti del cambiamento per e con la città. Un contributo di Patrizia Dal Santo

Patrizia Dal Santo
Accompagnare sul campo per esprimere capacità, aspirazioni e alzare lo sguardo

Claudio Calvaresi, Avanzi, e Giuseppe Dino, Comune di Petralia Sottana, sono intervenuti al quarto momento di co-progettazione della Scuola per la giustizia sociale e ambientale del ForumDD. Abbiamo raccolto il loro punto di vista

Silvia Vaccaro
L’arte nel rapporto con il territorio e la voce di chi è discriminato

Leonardo Delogu, performer e formatore e parte del Collettivo DOM, e Giulia Maino, attrice e parte del collettivo Amleta, sono intervenuti al terzo momento di co-progettazione della Scuola per la giustizia sociale e ambientale del ForumDD. Abbiamo raccolto il loro punto di vista

Silvia Vaccaro
L'arte pubblica e partecipata che attiva il coinvolgimento e il senso critico

Una scuola per la giustizia sociale e ambientale può nutrirsi dell’arte per sviluppare nuove visioni e nuovo senso di fare le cose e di vivere le esperienze

Francesco Cascino
Accompagnare sul campo il cambiamento: riflessioni da un’esperienza nella Valle del Simeto

Nella dimensione locale le storie di vita personali sono profondamente intrecciate con le storie di vita delle organizzazioni e con la storia del territorio. Storie che si intrecciano nella ricerca di un equilibrio possibile tra azione ed ambizione. Accompagnare questo processo vuol dire capacitare – tanto i singoli quanto le organizzazioni – ad avere un maggiore impatto sul territorio nel quale operano.

Medea Ferrigno
Una scuola gentile.

Chiamati a svolgere funzioni sempre più complesse supplendo spesso alle carenze dello stato, le organizzazioni del terzo settore, agenti di cambiamento, hanno acquisito molte competenze che tuttavia le hanno portate talvolta lontano dai loro valori. La scuola del ForumDD può costituire un accompagnamento "sensibile" ai sogni e alle visioni che li identificano. E che oggi rischiano di sbiadire.

Vito Foderà
La danza e il senso (non)comune

La danza è, da sempre, la forma d’arte più collaborativa e può incidere sulla realtà contemporanea come strumento di trasformazione della realtà e del senso comune

Francesca Moccia
L’arte performativa apre lo sguardo e ci fa vedere le cose in modo diverso

Nella costruzione di una scuola per la giustizia ambientale e sociale l’arte performativa, che apre lo sguardo e lo sposta, lo sbilancia, può aiutare a creare uno spazio di libertà e di attenzione radicale

Elisabetta Consonni