Nell’ambito del progetto “Costruiamo ricchezza comune“, sostenuto con i fondi dell’8 per mille alla Chiesa Valdese, Legambiente Padova ha lavorato a percorsi di sensibilizzazione di alunni e famiglie al tema della mobilità sostenibile affinché la zona scolastica, ovvero la trasformazione della strada in uno spaziociclopedonale negli orari di entrata e uscita da scuola, non venga vissuta come un limite ma a come al contrario come un’occasione per rendere la strada più sicura e vivibile
Quattro studenti sono morti nelle strade del padovano mentre andavano o tornavano da scuola nei primi mesi di quest’anno scolastico. Tragedie che hanno reso drammaticamente evidente la pericolosità delle strade cittadine anche nei normali spostamenti quotidiani.
Per migliorare la sicurezza stradale, oltre alle richieste di piste ciclabili, zone trenta, isole pedonali e trasporto pubblico, Legambiente Padova negli ultimi anni si è dedicata in particolare a stimolare la realizzazione di interventi per la riduzione del traffico in prossimità delle scuole. Ciò che accade davanti alle scuole negli orari di entrata e uscita degli alunni d’altronde non ha eguali. L’auto viene parcheggiata ovunque e quotidianamente, sulle strisce pedonali, sul marciapiede, sulla pista ciclabile, in mezzo alla strada o davanti al cancello, con la giustificazione che tanto rimarrà lì “solo pochi minuti”. Eppure, in quei pochi minuti, i marciapiedi, le ciclabili e le strisce pedonali dovrebbero essere utilizzate da pedoni e ciclisti, che sono quindi costretti a continue chicane tra le auto. Si alimenta così un circolo vizioso per cui molti rinunciano a far andare il figlio a scuola a piedi o in bici perché “c’è troppo traffico ed è troppo pericoloso”.
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Anche grazie all’impegno di Legambiente, a Padova negli ultimi anni sono state istituite cinque nuove zone scolastiche dove, negli orari di entrata e/o di uscita degli alunni, la strada diventa ciclopedonale, libera da smog, traffico e parcheggio selvaggio. Misure prese dopo percorsi di sensibilizzazione e confronto resi possibili dal coinvolgimento di scuole e genitori e dalla collaborazione con Comune e Consulte di Quartiere e altre associazioni del territorio come la Fiab. Speriamo siano solo le prime di una lunga lista di nuove zone scolastiche cittadine.
Inoltre, grazie al progetto Costruiamo Ricchezza Comune realizzato con il sostegno dei fondi 8×1000 della Tavola Valdese, Legambiente ha iniziato ad occuparsi anche della riattivazione di zone scolastiche già esistenti ma che non vengono rispettate. E’ stato così possibile attivare un percorso nella primaria Giovanni XXIII del rione Stanga dove, dei due cartelli stradali che segnalano il divieto di accesso alle auto, uno giace riverso a terra e l’altro riporta orari che in buona parte non corrispondono più con gli attuali orari di ingresso e uscita da scuola degli alunni.
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Sarebbe comunque ingenuo pensare che basti qualche cartello stradale per risolvere il problema del traffico davanti alle scuole. Per questo abbiamo avviato iniziative di sensibilizzazione di alunni e famiglie al tema della mobilità sostenibile affinché la zona scolastica non venga vissuta come un limite ma a come al contrario come un’occasione per rendere la strada più sicura e vivibile. Attraverso interventi in classe fatti di giochi, laboratori e ciclomeccanica e un confronto con genitori e insegnanti, siamo certi che anche dove vecchie zone scolastiche sono state dimenticate, potrebbe rinascere uno spazio comune più sicuro e vivibile.