Nel gran travaglio che segna il voto del 25 settembre, usiamo il nostro lavoro per proporre un contributo di metodo che sia di aiuto a ragionare su programmi e candidature. Gli obiettivi e le motivazioni del documento vengono analizzati su un articolo pubblicato sul sito dell’Espresso firmato da Fabrizio Barca e Andrea Morniroli
Il voto politico è un momento che non si affronta mai a cuor leggero. Questo è tanto più vero per questa tornata, in cui le identità inafferrabili dei partiti e una legge elettorale che riduce al minimo la nostra capacità di scelta delle persone che siederanno nel prossimo Parlamento rendono il diritto/dovere di votare un esercizio arduo. Forti come ForumDD del lavoro di ricerca, proposta e azione contro le disuguaglianze che svolgiamo da oltre quattro anni, offriamo a cittadini e cittadine due strumenti per valutare meglio programmi e candidature (nella versione scaricabile da oggi, 15 settembre, abbiamo integrato la tabella sul fisco sulla base delle osservazioni ricevute).
Il primo strumento è costituito da sette tabelle che confrontano le proposte delle sei diverse coalizioni che chiedono il voto (Unione Popolare; Alleanza Verdi e Sinistra Italiana; Italia Democratica e Progressista; Movimento 5 Stelle; Azione e Italia Viva; Destra per l’Italia) sui temi in cui il ForumDD è impegnato e ha avanzato proposte e fatto ricerca: conoscenza per tutti; servizi a misura dei luoghi; un lavoro con più tutela e potere; potere e libertà alle/ai giovani; una trasformazione ecologica giusta; una scossa alla macchina pubblica; contro la povertà.
Il nostro lavoro ci consente in molti casi di valutare le proposte in termini del presumibile impatto sulla giustizia sociale e ambientale che va dal verde al rosso con due gradi intermedi. Bianche le proposte su cui non crediamo opportuno esprimere una valutazione.
Senza anticipare la lettura del documento, possiamo segnalare la disattenzione alla concorrenza come strumento da bene usare nel mercato per assicurarne l’utilità sociale, al dialogo sociale, ovvero alla partecipazione di cittadini e cittadine al disegno e attuazione delle politiche pubbliche, al reclutamento, accompagnamento e formazione dei nuovi funzionari pubblici, e alla connessione fra obiettivi di giustizia ambientale e obiettivi di giustizia sociale.
Al tempo stesso possiamo cogliere una convergenza di valutazioni che potrebbe prefigurare, se ce ne sarà la volontà, qualche possibile accordo in Parlamento: sul rilancio dell’edilizia popolare pubblica; sull’istituzione legale di minimi retributivi e sul contrasto al lavoro irregolare.
L’ottava tabella riporta le proposte delle coalizioni su altri temi – fisco, politiche di genere e diritti civili, politiche migratorie – rilevanti per la giustizia sociale e ambientale ma non oggetto di lavoro del ForumDD e su cui quindi non esprimiamo valutazioni.
Il secondo strumento nasce dall’idea di mirare a un Parlamento composto da persone di valore, il cui operato peserà sul futuro di noi cittadini e cittadine e dei territori in cui viviamo. Proponiamo quattro domande da rivolgere a ogni candidato o candidata in lista che chiede il nostro voto, richiamando i criteri di selezione adottati da noi e Ti Candido nella campagna #FacciamoEleggere che ha contribuito a eleggere numerosi candidati e candidate impegnati per la giustizia sociale e ambientale alle amministrative 2021 e 2022. Le domande riguardano le prime due proposte su cui il candidata o la candidata crede che la propria coalizione debba impegnarsi in Parlamento, il racconto della propria esperienza di attivismo e dialogo sociale, la propria autonomia da ogni condizionamento, e le modalità e le tempistiche con cui si intende portare avanti un dialogo continuo con il territorio in cui si verrà eletti/e.