Cresce la ricchezza del top 1% e diminuisce quella del bottom 90%

Il grafico presenta i cambiamenti relativi nella quota di ricchezza detenuta dall’1% più ricco e il 90% più povero della popolazione, utilizzando il 1995 come anno base. Negli ultimi 20 anni si è allargata la forbice tra il top 1% e il bottom 90%: per i primi la quota di ricchezza è passata dal 17% al 21% del totale mentre la quota del 90% più povero si è ridotta di 11 punti percentuali, passando dal 55% al 44%.

Il reddito di laureati e diplomati è inferiore a quello della fine degli anni ’80

Il grafico presenta i cambiamenti relativi del reddito totale equivalente per individui con un diverso livello di istruzione, utilizzando il 1987 come anno base. Per gli individui con diploma di scuola elementare i redditi sono cresciuti fino agli anni della crisi e poi hanno iniziato a ridursi, fermandosi su valori simili a quelli registrati all’inizio del periodo. La riduzione del reddito è stata più marcata per laureati e diplomati di scuola secondaria di II grado.

In Italia sono aumentate le disuguaglianze economiche

Il grafico presenta la variazione media di alcuni indicatori di disuguaglianza economica osservata tra la fine degli anni ’80 e gli anni post-crisi. Negli ultimi 30 anni le disuguaglianze sono aumentate. È cresciuto il numero di persone che vive in famiglie in condizioni di povertà relativa. Si è allargata anche la forbice salariale, come si evince dal fatto che il rapporto tra il salario del 10% dei lavoratori più ricchi e quello del lavoratore mediano è cresciuto, in media, di quasi 10 punti percentuali. Più contenuta, ma comunque in crescita, è anche la quota di reddito totale detenuta dall’1% più ricco della popolazione, aumentata in media di circa 3 punti percentuali rispetto agli anni ’80. Stesso aumento si registra per l’indice di Gini.

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La ricchezza del top 1% in Italia

L’articolo riprende gli ultimi dati pubblicati nel World Inequality Report del 2018 per illustrare l’andamento globale della concentrazione di ricchezza a partire dal 1980 e i risultati di uno studio di Acciari, Alvaredo e Morelli che analizza la distribuzione e la concentrazione della ricchezza in Italia tra il 1995 e il 2013 utilizzando anche i dati derivanti dalle dichiarazioni di successione.