Più reddito e lavoro per le famiglie del Sud
Articolo uscito il 21 Marzo 2018 su Repubblica Napoli.
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Articolo uscito il 21 Marzo 2018 su Repubblica Napoli.
In Italia nasce il Forum Disuguaglianze Diversità e si registra, anche altrove, l’interesse montante per il contrasto alle disuguaglianze e alla retorica del capitalismo patrimoniale. L’equità intergenerazionale e il futuro della tassazione della ricchezza e dei trasferimenti ereditari saranno sempre di più sul tavolo di discussione.
Questa storia è tratta dal libro “Alla scoperta della Green Society”.
Sull’Appennino reggiano esiste un piccolo borgo che, grazie al profondo senso di appartenenza dei suoi abitanti e alla creazione di una cooperativa di comunità, ha vinto una grande scommessa: è sopravvissuto al degrado e all’abbandono al quale era destinato dagli anni ’50 (in seguito allo sviluppo industriale delle città e ad un critico periodo franoso), risollevandosi più forte di prima.
Un progetto teso all’emersione del fenomeno discriminatorio e rivolto alla mediazione attraverso lo sport: diverse le segnalazioni arrivate all’Antenna Uisp casertana, relative a casi di discriminazioni su base etnica ed episodi di razzismo verificatisi all’interno e all’esterno dei centri di accoglienza, nelle strade, sui campi di calcio e sugli spalti, nei rapporti con uffici pubblici e con locatori di alloggi.
Il grafico mostra la variazione percentuale del reddito delle famiglie italiane tra il 2006 e il 2014. Sebbene ci sia stata una riduzione per tutte le classi di reddito, la diminuzione è stata molto più forte per le famiglie più povere, quelle che si collocano nel primo decile della distribuzione dei redditi.
Nell’ambito del Piano innovazione urbano il Comune di Bologna ha identificato 14 indicatori socio-demografici per ottenere una mappatura della città che permetta di disegnare polite amministrative mirate e più efficaci.
La disponibilità di luoghi di socializzazione e scambio nella città metropolitana di Roma è caratterizzata da forti differenze fra un nucleo di aree centrali con un’offerta variegata di servizi e beni “relazionali” e un insieme di aree eterogenee, dove le opportunità di interazione e partecipazione per i cittadini rimangono modeste.
L’aumento dei prezzi delle abitazioni verificatasi tra il 2003 e il 2010 nelle zone prossime al GRA di Roma ha generato un cambiamento nella distribuzione territoriale della popolazione, spingendo i gruppi più deboli verso le aree periferiche della città.
Un’Italia in treno che viaggia sempre di più a velocità differenti, con prospettive, problemi e speranze molto diverse.
Per le 72 Aree Interne selezionate dalla Strategia (cfr. Fig.1) sono stati costruiti una serie di indicatori socio-demografici (disponibili con sistema di open-data ) che forniscono anche indicazioni sulle dinamiche demografiche, sulle caratteristiche del sistema sanitario ed educativo e sull’accesso alla banda larga.
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