Non è questa la strada di un fisco più giusto

Dopo circa 60 audizioni e 6 mesi di lavoro le Commissioni Finanze di Camera e Senato hanno prodotto un ”Documento conclusivo” a esito dell’”indagine conoscitiva sulla riforma dell’imposta sul reddito delle persone fisiche e altri aspetti del sistema tributario”, in breve “riforma fiscale”. La nota allegata mostra che il Documento costituisce una sommatoria di interventi eterogenei inadatto a configurare l’auspicata riforma organica e strutturale del fisco, prefigura sgravi ingenti senza copertura finanziaria, trascura sistematicamente la questione dell’equità orizzontale, sconta un obiettivo di sviluppo tradizionale senza riferimenti all’obiettivo della sostenibilità e affida interamente l’obiettivo della crescita alla riduzione delle imposte. Ecco in sintesi le valutazioni della nota.

Dialogo sociale e monitoraggio: solo così il PNRR può rispondere a bisogni e aspirazioni dei cittadini

I passi avanti registrati sul fronte del dialogo sociale e del monitoraggio sono le chiavi per superare i limiti del PNRR che avevamo segnalato e che non sono stati corretti. Sarà su queste due priorità che si concentrerà il ForumDD, assieme ai suoi alleati e alle altre organizzazioni con cui collabora. Perché solo dando attuazione alla raccomandazione europea sul dialogo sociale, anche in itinere, e all’impegno del Decreto Governance in tema di monitoraggio il PNRR potrà rispondere ai bisogni e alle aspirazioni di cittadini e cittadine, a partire dai più vulnerabili. E si potrà ricostruire un sentimento di fiducia nei confronti delle istituzioni nazionali e comunitarie.

Gli investimenti del PNRR e del Fondo Complementare nel Mezzogiorno

Il Governo ha dichiarato la volontà di investire non meno del 40% delle risorse del PNRR al Sud, pari a 82 miliardi. Ma leggendo il Piano solo 35 miliardi sono effettivamente allocati nel Mezzogiorno. La restante parte degli investimenti verrà ripartita attraverso bandi. Non una buona notizia per il Sud, dove le amministrazioni sono le meno attrezzate a concorrere per queste risorse

Ascolto ed empatia: dopo la pandemia torniamo a fare politica nei luoghi. Intervista a Marwa Mahmoud

Marwa Mahmoud è la prima donna con origini straniere eletta nel consiglio comunale di Reggio Emilia. Ha deciso di candidarsi a seguito di una delusione politica e per contribuire con la sua voce a una narrazione corretta delle persone con background migratorio. Crede che per un politico sia importante l’ascolto e stare tra le persone nei luoghi delle comunità

Italia ed Europa: uscire da un purgatorio irrisolto verso un futuro più giusto. Conversazione con Fabrizio Barca

Abbiamo incontrato Fabrizio Barca, statistico ed economista, coordinatore del Forum Disuguaglianze Diversità. Aldilà dei ruoli istituzionali da lui ricoperti – dalla Banca d’Italia all’OCSE, dal Ministero Economia e Finanze alla carica da Ministro per la coesione territoriale, Barca si presenta innanzitutto come portatore di una visione e di un’etica chiara e convinta, che fa della lotta alle diseguaglianze il punto di partenza per ogni discussione. In questo delicato momento di crisi e di cambiamento politico italiano, condivide un’analisi socio-politica del Bel Paese, indicando qual è, a suo avviso, la strada da seguire – sinceramente a sinistra. Intervista pubblicata su Il Grand Continent 

Ripopolare le istituzioni dei desideri e dei saperi della cittadinanza attiva. Intervista a Marco De Ponte e Tiziana Ciampolini

Le elezioni amministrative d’autunno saranno un appuntamento importante per popolare le Istituzioni locali di persone attente alle comunità e ai loro bisogni, capaci di ascoltare e lavorare insieme alle organizzazioni di cittadinanza attiva. Sono quelle che vogliamo sostenere con la campagna promossa con Ti Candido

World Wide Work – Il lavoro nella rete

La tecnologia consente prestazioni lavorative sovente atipiche, ovvero difformi per inquadramento, remunerazione, modalità di esecuzione rispetto al lavoro standard. Le opportunità digitali, in quanto immateriali, sfuggono sempre più alle categorie tradizionali – fisco, diritto, statistica ufficiale… – rendendo progressivamente evanescenti e inconsistenti molti parametri socioeconomici