Il 18 febbraio abbiamo presentato i progressi compiuti nella valutazione dell’impatto sociale delle università (la cosiddetta “terza missione”), risultato di un processo promosso dallo stesso mondo universitario e dalle organizzazioni di cittadinanza attiva raccolte nel ForumDD. Dopo la proposta avanzata dal ForumDD nel marzo 2019, si è avviata una profonda collaborazione con 26 università che ha condotto a una proposta e all’istituzione presso il MUR di un Gruppo di Lavoro sul ruolo delle università nel contrasto alle disuguaglianze. Alle raccomandazioni da esso prodotte hanno fatto seguito i nuovi criteri per la valutazione della “terza missione” pubblicati dall’ANVUR e discussi nell’incontro.
Le Università svolgono un ruolo fondamentale nel contrasto alle disuguaglianze. Ciò avviene attraverso l’impatto sociale che hanno le attività di ricerca e insegnamento, direttamente o attraverso altre attività. Nell’attuale impianto normativo, questo impatto sociale viene investigato nell’ambito della cosiddetta “terza missione” dell’università.
Mettemmo questo impatto al centro, quando nella proposta “Promuovere la giustizia sociale nelle missioni delle università” abbiamo sostenuto che andasse modificato il modo in cui lo Stato definisce e valuta questo impatto, per far sì che l’impegno delle università nell’accrescere la giustizia sociale diventasse un obiettivo esplicito, ben articolato e misurabile. Anziché valorizzare unicamente, come avveniva, la valorizzazione delle innovazioni e della ricerca da parte del mercato.
I progressi compiuti fino ad ora prendono inizio dalla collaborazione del ForumDD con 23 università, poi diventate 26[1], costruita grazie all’Alleanza con l’Università Roma Tre e il Gran Sasso Science Institute. Sin dal primo incontro, svoltosi nel settembre 2019, è emerso il vasto patrimonio di impegno ed esperienze delle università nel perseguire la giustizia sociale. Ciò ha consentito di elaborare una nuova e più avanzata proposta con una tassonomia degli obiettivi di giustizia sociale da perseguire e valutare.
Il processo innovativo è poi proseguito su tre piani. Il primo è la costituzione presso il Ministero dell’Università e della Ricerca, nel maggio del 2020, del Gruppo di Lavoro sul ruolo delle università nel contrasto alle disuguaglianze (GdLD), con il compito, fra l’altro, di “mettere a punto raccomandazioni metodologiche e tecniche cui possono fare riferimento le linee guida del Ministero sulla valutazione periodica della qualità della ricerca (VQR) per il periodo 2020-2023, in particolare per quanto riguarda le attività riconducibili alla cosiddetta “terza missione”, ovvero al complessivo impatto sociale dell’università”. Sulla base di quanto in precedenza elaborato, è stata quindi predisposta e inviata al Ministro una raccomandazione sugli obiettivi integrata, poi, da uno schema di metodo e di risultati attesi e indicatori di risultato.
Nello stesso periodo, sul piano istituzionale, l’ANVUR ha avviato un processo di modifica della valutazione della “terza missione” nella stessa direzione. Prima con l’apertura di spazi per un riequilibrio del metodo di valutazione a favore di obiettivi di giustizia sociale con il Bando di VQR presentato dall’ANVUR nel settembre 2020. Poi, in maniera decisa, con la pubblicazione, lo scorso 1° febbraio, dei “criteri che il Gruppo di Esperti dell’Area Interdisciplinare-Impatto/Terza Missione utilizzerà per valutare i casi di studio di Terza Missione”. I nuovi criteri hanno il merito di valorizzare ed espandere il contenuto innovativo del Bando. E, soprattutto, possono trasformare la valutazione 2015-2019 in una grande sperimentazione di un modo nuovo di valutare, che promuova l’impegno sociale delle università, valorizzi ciò che già avviene e possa così alimentare un ulteriore progresso del metodo valutativo, da lanciare il più rapidamente possibile e in modo parzialmente anticipato, per il periodo 2020-2023.
Questo impulso trova forte rispondenza in un terzo piano su cui si è avviato un cambiamento. Da diversi mesi, infatti, un elevato numero di università si sta attrezzando a lavorare negli spazi offerti dal bando di VQR presentato dall’ANVUR nel 2020 e facendo riferimento alla proposta innovativa del ForumDD e delle 26 università. E queste iniziative potranno saldarsi con i nuovi criteri ANVUR.
[1] Gran Sasso Science Institute, Università LUMSA, Politecnico di Torino, Scuola Normale Superiore di Pisa; Scuola Universitaria Superiore di Pisa Sant’Anna; Università cattolica di Milano; Università de L’Aquila; Università della Campania; Università del Salento; Università di Camerino; Università di Cassino; Università di Chieti-Pescara G. D’Annunzio; Università Enna Kore; Università di Firenze; Università di Padova; Università di Parma; Università di Roma La Sapienza; Università di Roma Tor Vergata; Università di Trento; Università di Udine; Università di Urbino Carlo Bo; Università Orientale di Napoli; Università per Stranieri di Siena; Università Politecnica delle Marche; Università Pontificia Salesiana; Università Roma Tre.