Sabato 18 gennaio anche il Forum Disuguaglianze e Diversità ha partecipato all’assemblea in solidarietà con l’esperienza maturata nel quartiere romano, inserita nel decreto Caivano. Un decreto che punta tutto sulla militarizzazione delle periferie e non sulla loro sicurezza sociale, economica e ambientale
Sabato 18 gennaio anche il Forum Disuguaglianze e Diversità, insieme a tante altre realtà romane, ha partecipato all’assemblea al Quarticciolo a Roma per manifestare solidarietà e appoggio a una realtà di quartiere che da più di dieci anni si è organizzata per rispondere ai bisogni di cittadini sempre più marginalizzati dall’abbandono delle politiche pubbliche, fornendo servizi essenziali come l’ambulatorio e il doposcuola, creando spazi di socialità e per lo sport, rivendicando diritti, grazie a forme mutualistiche che hanno permesso di costruire una strada alternativa al degrado e all’abbandono e di contrasto alla criminalità.
Abitanti del quartiere, associazioni, università lavorano fianco a fianco da anni, con risultati da tutti riconosciuti, con la capacità di avanzare e realizzare proposte concrete, in un processo che, se compreso e sostenuto anche dalle istituzioni , potrebbe consentire l’inversione di rotta necessaria, per affrancare il quartiere e i suoi abitanti dando loro nuove prospettive di vita, lavoro e sicurezza, liberandolo definitivamente dalla presenza della criminalità organizzata.
Un vero e proprio “modello Quarticciolo”, laboratorio di costruzione di nuove politiche pubbliche e di organizzazione dei bisogni sociali, che oggi rischia di saltare perché l’idea di sicurezza proposta dal cosiddetto decreto Caivano, che lo ha inserito tra i quartieri da “ripulire” con azioni di polizia e sgomberi (a rischio anche l’occupazione abitativa dell’ex Questura, che è da sempre il cuore pulsante della rinascita del quartiere a cominciare dal doposcuola attivo da sei anni), ha puntato tutto sulla militarizzazione delle periferie e non sulla sicurezza sociale, economica e ambientale di questi quartieri. Come abbiamo sottolineato anche in relazione al ddl Sicurezza, la vera sicurezza è avere un lavoro, servizi pubblici, una sanità che funziona, spazi educativi e sociali.
È da queste esperienze che bisogna ripartire, non solo per difenderle dai tentativi di desertificazione che il Governo sta cercando di attuare, ma soprattutto per trarre spunti e suggerimenti su cosa si può fare in tante periferie del paese, dove l’esplosione delle disuguaglianze sta aggredendo non solo la possibilità di trovare risposte dignitose ai nuovi bisogni sociali, ma anche la stessa tenuta della coesione delle comunità che in quei quartieri vivono. L’esperienza del Quarticciolo deve poter far sistema con le altre esperienze innovative che si sono consolidate in questi anni.
Per questo è necessario mobilitarsi in difesa del Quarticciolo e partecipare al corteo che si terrà presso il quartiere il prossimo 1 marzo.