Erano diciotto le candidate e i candidati selezionati e sostenuti dalla campagna Facciamo Eleggere. Nove sono diventati consiglieri al primo turno, quattro candidati sindaci saranno dentro le istituzioni come consiglieri di opposizione e un candidato sindaco è avanti nella competizione che si deciderà al secondo turno. Per due candidati consiglieri, che hanno raccolto molte preferenze, si deciderà con il ballottaggio se entreranno in consiglio. Infine due candidati restano fuori dalle istituzioni ma proseguono le loro battaglie e noi continueremo a stare al loro fianco e a quello degli eletti nei mesi che verranno
Due scommesse vinte
La campagna Facciamo Eleggere, promossa dal Forum Disuguaglianze e Diversità e da Ti Candido, lanciata a metà maggio, è stata una scommessa su due fronti. Il primo riuscire a raccogliere donazioni prima ancora di presentare i nomi delle persone a cui sarebbero stati destinati. Il secondo ricevere un numero consistente di candidature per poter individuare dei profili di politici e politiche che mettessero al centro del loro impegno la lotta alle disuguaglianze e la valorizzazione delle diversità, la tutela dei diritti e delle libertà individuali, la prospettiva di genere e la tutela dell’ambiente e dei beni comuni, che ambissero ad essere un ponte tra gli interessi dei meno rappresentati ed i luoghi della decisione e che avessero mostrato sul campo di saper essere agenti di cambiamento. Un modo radicalmente diverso per selezionare la classe dirigente rispetto a quello che spesso seguono i partiti, e per provare a contrastare lo squilibrio fortissimo che c’è tra chi, durante una competizione elettorale, può contare su mezzi finanziari (propri o di grandi investitori) e chi invece non ha questa possibilità.
Si può dire le due scommesse siano state vinte: oltre 13.600 euro raccolti a sostegno di 18 candidate e candidati, scelti tra 120 richieste di sostegno per l’aderenza ai principi, per la capacità e la competenza e per la possibilità della campagna di fare la differenza. L’obiettivo della campagna, infatti, era chiaro: contribuire a portare nel governo delle istituzioni locali, quelle più prossime ai cittadini e così strategiche adesso che ci saranno i fondi del PNRR da spendere, persone capaci, motivate e impegnate per la giustizia sociale e ambientale. Persone scelte per le loro esperienze, per le loro battaglie, per la loro capacità di rappresentare coalizioni sociali. Distribuiti in nove regioni d’Italia e appartenenti a liste diverse tra loro, tra i 18 candidati selezionati undici donne, sei under 30 e tredici under 40. E nell’incontro in streaming prima del voto era evidente come, seppur in luoghi diversi, i candidati e le candidate avessero molte cose in comune: obiettivi generali di giustizia sociale e ambientale, obiettivi molto concreti e semplici di miglioramento della qualità di vita dei luoghi dove si candidavano, e un’idea forte di coinvolgimento delle persone nei processi decisionali.
Come sono andate le elezioni per i nostri candidati e le nostre candidate?
Abbiamo contribuito a far eleggere Valeria Campagna a Latina, Beatrice Corsi a Sesto Fiorentino, Maria Grazia D’Amico a Varese, Luana Grossi all’opposizione a San Benedetto Po, Simona Larghetti e Giacomo Tarsitano a Bologna, Giulia Massolino a Trieste, Giulia Princivalli sempre all’opposizione a Oderzo, Marco Tonti a Rimini.
Abdullahi Ahmed a Torino ha superato le 1100 preferenze e Claudia Pratelli a Roma è seconda nella sua lista. Per entrambi si deciderà con il ballottaggio se entreranno in consiglio.
Proseguiranno le loro battaglie fuori dai consigli comunali Giorgio Carcagni a Nardò e Marzia Pirone a Napoli, e saremo al loro fianco perché il loro impegno, che è il motivo per cui li abbiamo scelti, non smette di essere fondamentale.
Dei cinque candidati sindaco, quattro di loro – Paolo Bersani a Rottofreno, Federico Braini ad Arquata Scrivia, Caterina Pagnin a Quarto D’Altino e Margherita Silvestrini a Gallarate – non sono diventati primi cittadini/cittadine ma andranno in consiglio a fare opposizione. Il quinto, Edoardo Accorsi, che corre a Cento, è ancora in ballo e parte avanti nel ballottaggio.
Oltre a contribuire a farli eleggere, e indipendentemente dai singoli risultati, nelle prossime settimane il nostro impegno proseguirà attorno alle priorità emerse in questo mese di lavoro e di contatti: nelle attività di supporto e formazione sui temi in cui il ForumDD è impegnato e nella costituzione di una rete larga di persone che si scambino informazioni, conoscenze. E’ anche il modo per accrescere il numero di luoghi dove piccoli e grandi cambiamenti verso la giustizia sociale e ambientale diventano possibili.
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