Comunicati stampa

Martedì 30 luglio dalle 17:00 alle 19:00, presso la sede dell’Unione Montana dei Comuni dell’Appennino Reggiano, è in programma la quarta tappa del progetto #CoesioneItalia. L’Europa vicina, promosso dalla Fondazione Lelio e Lisli Basso e dal Forum Disuguaglianze e Diversità, in partnership con il quotidiano Domani e in collaborazione con l’Unione Montana dei Comuni dell’Appennino Reggiano e con CAIRE Consorzio.

Al via questo fine settimana, 20 e 21 luglio, la raccolta firme per il Referendum per l'abrogazione dell’autonomia differenziata. Il Forum Disuguaglianze e Diversità è parte del comitato promotore e pubblica una nota di approfondimento, con tre focus sui settori più sensibili dove ci possono essere i maggiori rischi derivanti dall’impatto della legge, ovvero la sanità, l’istruzione e l’assistenza agli anziani non autosufficienti

In un contesto segnato dal peggioramento dei dati su salute, povertà educativa e povertà materiale il Forum Disuguaglianze e Diversità e l’ASviS ribadiscono la necessità di un attore pubblico in grado di co-progettare e co-programmare le politiche per le persone sui territori. Intanto, mentre cala la speranza di vita in buona salute, la spesa pubblica per la sanità rispetto al PIL scende dal 6,6% del 2023 al 6,2% del 2024. Le stime prevedono che l’indicatore di uscita precoce dal sistema di istruzione e formazione cresca dello 0,2% nel periodo 2023-2026 rispetto agli anni precedenti. Tra il 2010 e il 2022 si riscontrano peggioramenti per i Goal 1 (povertà) e 10 (disuguaglianze) dell’Agenda 2030 Onu.

Mercoledì 29 maggio 2024 alle ore 15.30-17.30, presso la sede della Cooperativa Dedalus in Piazza Enrico De Nicola 46 a Napoli si terrà la terza tappa del progetto #CoesioneItalia. L’Europa vicina, promosso dalla Fondazione Lelio e Lisli Basso e dal Forum Disuguaglianze e Diversità, in partnership con il quotidiano Domani

Giovedì 23 maggio alle ore 17.00 si terrà il secondo incontro dedicato ai territori nell'ambito del progetto #CoesioneItalia. L’Europa vicina, promosso dalla Fondazione Lelio e Lisli Basso e dal Forum Disuguaglianze e Diversità, in partnership con il quotidiano Domani

Presentato a Roma il Festival “Desiderabili futuri. Senza disuguaglianze, per un mondo sostenibile” promosso da Legacoop Sardegna, Forum Disuguaglianze e Diversità, Dromos Festival, con il sostegno di Legacoop Nazionale e ASviS. L’evento si terrà a Oristano dal 26 al 29 giugno e sarà diffuso in molti luoghi della città

Sette proposte avanzate dal Forum Disuguaglianze e Diversità nel libro Quale Europa (Donzelli) sono state sottoposte alle persone candidate alle elezioni europee in Italia selezionate da una rete paneuropea di organizzazioni democratiche della società civile con la campagna EU Future100, coordinata dalla tedesca Brand New Bundestag e di cui il nodo italiano è Ti Candido

La selezione delle 15 candidature italiane è stata realizzata tenendo conto anche dell’adesione alle proposte avanzate dal Forum Disuguaglianze e Diversità nel libro Quale Europa (Donzelli).

Il Festival verrà presentato giovedì 16 maggio alle ore 11.00 presso la sede di Legacoop a Roma in via Guattani 9. Interverranno tra gli altri Fabrizio Barca, co-coordinatore del Forum Disuguaglianze e Diversità, Claudio Atzori, presidente Legacoop Sardegna, Simone Gamberini, presidente di Legacoop Nazionale e Pierluigi Stefanini, presidente di ASviS. 

Pubblicato il Report del Forum Disuguaglianze e Diversità “Da conciliazione a costrizione: il part-time in Italia non è una scelta. Proposte per l’equità di genere e la qualità del lavoro”, una fotografia a 360 gradi del fenomeno del part-time involontario. Emerge che sotto ogni profilo, socio-demografico, territoriale, di tipologia contrattuale o di settore le donne sono maggiormente colpite degli uomini dal fenomeno del part-time involontario. In generale questo aumenta anche nel Mezzogiorno, tra le persone straniere, tra chi possiede un basso titolo di studio e tra le persone con un impiego a tempo determinato. Dati confermati dall’analisi delle unità locali italiane: in otto imprese su dieci l’incidenza delle donne in part-time sul totale dei dipendenti è oltre il 50%. Dal Report si evince che il 12% delle imprese usa il part-time in modo strutturale (oltre il 70% dei dipendenti) e che queste imprese sono meno attente alla qualità del lavoro. Le politiche per cambiare rotta devono insistere sul rafforzamento della contrattazione, sui disincentivi alle forme involontarie di part-time e sull’aumento dei controlli