Maurizio Franzini
ASSEMBLEA

Maurizio Franzini insegna Economics of Institutions alla Sapienza, Università di Roma dove è stato professore ordinario di Politica Economica e dove ha iniziato la sua carriera accademica che è proseguita nelle Università della Calabria e di Siena, prima del ritorno alla Sapienza. Nel 2001 è stato uno dei fondatori del Centro di Ricerca Interuniversitario sullo Stato Sociale (CRISS) tra le Università di Siena, Bocconi di Milano e Sapienza che ha diretto fino al 2008 e per conto del quale ha coordinato scientificamente il progetto INEQ finanziato dalla Commissione Europea, che ha coinvolto numerose Università e Enti di ricerca europei. Nel 2013 ha fondato il Centro di Ricerca Interuniversitario ‘Ezio Tarantelli’ con  le Università di Salerno, di Bergamo e la Scuola Nazionale dell’Amministrazione che svolge attività di ricerca negli ambiti nei quali ha dato contributi l’economista assassinato dalla Brigate Rosse nel 1985 (soprattutto disuguaglianze e istituzioni del mercato del lavoro). Nel 2006 come coordinatore del Dottorato in Economia Politica ha contribuito a fondare la Scuola di Dottorato in Economia della Sapienza che ha diretto fino al 2018. Tra il 2018 e il 2019 per 6 mesi ha svolto le funzioni di Presidente dell’Istat. Attualmente è responsabile scientifico del programma VisitINPS dell’Inps e Direttore della rivista online Menabò di Etica e Economia.  Tra i suoi libri: Ricchi e Poveri (Egea, 2010); Disuguaglianze inaccettabili (Laterza, 2013), Dobbiamo Preoccuparci dei ricchi? (con E. Granaglia e M. Raitano, Il Mulino, 2014 – traduzione inglese: Extreme Inequalities in Extreme Inequalities in Contemporary Capitalism, Springer, 2016), Explaining inequality (con M. Pianta, Routledge, 2016 – Traduzione italiana: Disuguaglianze. Quante sono, come combatterle, Laterza, 2016); Il mercato rende diseguali? La distribuzione dei redditi in Italia (cura del volume con M. Raitano, Il Mulino, 2018); Un Manifesto contro le disuguaglianze (con il gruppo AGIRE, Laterza, 2018).

 

Maurizio Franzini teaches Economics of Institutions at Sapienza, University of Rome where he was full professor of Economic Policy an where he began his academic career which continued at the Universities of Calabria and Siena, before returning to Sapienza. In 2001 he was one of the founders of the Interuniversity Research Centre on the Social State (CRISS) between the Universities of Siena, Bocconi of Milan and Sapienza, which he directed until 2008 and on whose behalf he scientifically coordinated the INEQ project funded by the European Commission, which involved many European Universities and Research Institutions. In 2013, he founded the Center for Interuniversity Research ‘Ezio Tarantelli’ (CIRET) joining the Universities of Salerno and Bergamo as well as the National School of Administration, which carries out research activities in the areas in which the economist murdered by the Red Brigades in 1985 made contributions (especially inequalities and labour market institutions). In 2006, as coordinator of the Ph. D. Programme in Political Economy, he contributed to the founding of the Sapienza Ph.D. School in Economics, which he directed until 2018. Between 2018 and 2019 he served for 6 months as President of the Italian National Institute (ISTAT). He is currently the Chairman of the Inps VisitINPS programme and editor of the online Journal Menabò di Etica e Economia. Among his most recent books: Ricchi e Poveri (Egea, 2010); Disuguaglianze inaccettabili (Laterza, 2013), Dobbiamo preoccuparci dei ricchi? (with E. Granaglia and M. Raitano, Il Mulino, 2014 – English Translation: Extreme Inequalities in Contemporary Capitalism, Springer, 2016); Explaining inequality (with M. Pianta, Routledge, 2016 – Italian translation: Disuguaglianze. Quante sono, come combatterle, Laterza 2016); Il mercato rende diseguali? La distribuzione dei redditi in Italia (editor of the volume with M. Raitano, Il Mulino, 2018); Un Manifesto contro le disuguaglianze (with the AGIRE group, Laterza, 2018).

Ho aderito per cercare di far prendere sul serio le disuguaglianze.