Desiderabili futuri. Senza disuguaglianze, per un mondo sostenibile: quattro giorni di Festival a Oristano il prossimo 26-29 giugno

Presentato a Roma il Festival “Desiderabili futuri. Senza disuguaglianze, per un mondo sostenibile” promosso da Legacoop Sardegna, Forum Disuguaglianze e Diversità, Dromos Festival, con il sostegno di Legacoop Nazionale e ASviS. L’evento si terrà a Oristano dal 26 al 29 giugno e sarà diffuso in molti luoghi della città

Le 7 proposte del libro “Quale Europa” del Forum Disuguaglianze e Diversità sottoposte ai candidati e alle candidate europee

Sette proposte avanzate dal Forum Disuguaglianze e Diversità nel libro Quale Europa (Donzelli) sono state sottoposte alle persone candidate alle elezioni europee in Italia selezionate da una rete paneuropea di organizzazioni democratiche della società civile con la campagna EU Future100, coordinata dalla tedesca Brand New Bundestag e di cui il nodo italiano è Ti Candido

Dal 26 al 29 giugno a Oristano si terrà il festival “Desiderabili futuri. Senza disuguaglianze, per un mondo sostenibile”

Il Festival verrà presentato giovedì 16 maggio alle ore 11.00 presso la sede di Legacoop a Roma in via Guattani 9. Interverranno tra gli altri Fabrizio Barca, co-coordinatore del Forum Disuguaglianze e Diversità, Claudio Atzori, presidente Legacoop Sardegna, Simone Gamberini, presidente di Legacoop Nazionale e Pierluigi Stefanini, presidente di ASviS. 

Il part-time involontario colpisce più le donne degli uomini. Presentato il report in Senato

Pubblicato il Report del Forum Disuguaglianze e Diversità “Da conciliazione a costrizione: il part-time in Italia non è una scelta. Proposte per l’equità di genere e la qualità del lavoro”, una fotografia a 360 gradi del fenomeno del part-time involontario. Emerge che sotto ogni profilo, socio-demografico, territoriale, di tipologia contrattuale o di settore le donne sono maggiormente colpite degli uomini dal fenomeno del part-time involontario. In generale questo aumenta anche nel Mezzogiorno, tra le persone straniere, tra chi possiede un basso titolo di studio e tra le persone con un impiego a tempo determinato. Dati confermati dall’analisi delle unità locali italiane: in otto imprese su dieci l’incidenza delle donne in part-time sul totale dei dipendenti è oltre il 50%. Dal Report si evince che il 12% delle imprese usa il part-time in modo strutturale (oltre il 70% dei dipendenti) e che queste imprese sono meno attente alla qualità del lavoro. Le politiche per cambiare rotta devono insistere sul rafforzamento della contrattazione, sui disincentivi alle forme involontarie di part-time e sull’aumento dei controlli